Come leggere l’etichetta dell’olio extra vergine di oliva
Saper leggere l’etichetta di un olio extra vergine di oliva è il primo presupposto per l’acquisto di un prodotto sano e di buona qualità. L’etichetta, infatti, contiene tutte le caratteristiche fondamentali del prodotto, deve essere chiara e leggibile e permette di effettuare una valutazione sul rapporto qualità/prezzo del prodotto.
L’etichetta dell’olio extra vergine di oliva è composta (in base al regolamento europeo 1169/2011 del 13 Dicembre 2014) da alcune informazioni obbligatorie:
- Denominazione di vendita e origine;
- Produttore e lotto;
- Modalità e tempi di conservazione;
- Informazioni nutrizionali;
Denominazione di vendita e origine
La prima cosa che compare in etichetta è la denominazione di vendita, il consumatore deve sapere se si tratta di olio extra vergine di oliva e soprattutto come viene ottenuto, se da olive unicamente con procedimenti meccanici oppure è un olio misto composto da oli raffinati e oli vergini di oliva.
Sulla maggior parte delle etichette di un olio extra vergine di oliva di qualità la denominazione di vendita riportata è: “Olio d’oliva di categoria superiore ottenuto direttamente dalle olive e unicamente mediante procedimenti meccanici”.
L’etichetta dell’olio extra vergine, inoltre, deve riportare obbligatoriamente le indicazioni sul Paese di provenienza che può essere uno stato Membro della Ue, uno stato extracomunitario o l’intera Unione Europea.
La denominazione di vendita e l’indicazione dell’origine devono comparire nella stessa area e devono essere contigue, cioè non intervallate da altri elementi.
Produttore e lotto
L’etichetta deve sempre riportare chi è il responsabile del prodotto. Appariranno quindi: il nome del produttore (oppure del confezionatore o del venditore), che può essere sostituito da un marchio depositato; la sede del produttore (che può essere sostituita da quella del confezionatore); la sede dell’impianto di produzione o di confezionamento (che può essere omessa se coincide con la sede del produttore).
Per lotto si intende un insieme di unità di vendita, prodotte, fabbricate o confezionate in circostanze praticamente identiche.
Modalità e tempi di conservazione
Il problema principale nella conservazione dell’olio di oliva è l’irrancidimento, dovuto alle reazioni di degradazione ossidativa, accelerate dalla presenza di luce, ecco perchè è importante acquistare olio contenuto in confezioni di colore scuro e soprattutto, come riportato anche sull’etichetta, è fondamentale conservarlo “in luoghi asciutti e al riparo dalla luce“.
Il termine minimo di conservazione di un olio extra vergine di oliva, inteso come il periodo in cui il prodotto conserva tutte le sue proprietà e caratteristiche organolettiche in condizioni di conservazione adeguate, è di 18/24 mesi dalla data di confezionamento. Esso viene indicato sull’etichetta con la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro“.
E’ fondamentale che il consumatore capisca, al fine di utilizzare un olio di oliva che conservi tutte le sue qualità, l’importanza di acquistare l’olio in contenitori dimensionati al loro utilizzo reale. Ad esempio, è inutile acquistare l’olio in latte da 5 litri se si è single e si mangia spesso fuori casa perchè, anche se si risparmia, alla fine si userà olio rancido.
Informazioni nutrizionali
A partire dal 13 dicembre 2016, secondo il Reg. UE 1169/2011 l’etichetta dell’olio extravergine di oliva deve riportare per legge:
- valore energetico
- grassi
- acidi grassi saturi
- carboidrati
- zuccheri
- proteine
- sale